Proviamo brevemente a rifletterci. Fino al due secoli fa la battaglia era materialissima, ed era banalmente per il territorio e il controllo sulle monarchie europee che andavano unte tutte perchè fossero legittime. Il papato combattè contro la rivoluzione francese, i moti carbonari e le rivendicazioni borghesi.
Prima ancora era per la centralità papale, che era indiscutibile, e per la quale si sterminarono milioni di protestanti, streghe e quant'altro. Papa Gilio II usciva a cavallo bardato da militare e non ci pensava minimamente a sacralizzare la vita, visto che il punto focale restava il potere politico e non la parola di Dio.
Facendo qualche passo indietro troviamo la più bella risposta alla "strenua difesa della vita" oggi tanto sbandierata, e ce la da Arnaud Amaury sotto le mura di Béziers, all'atto di sferrare l'ultimo attacco contro i Catari. Alla domanda di un suo soldato che gli chiedeva come avrebbero dovuto salvare i cristiani dagli eretici, l'abate di Citeaux rispondeva: "Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi".
Alla fine dell'800 la scomunica colpiva i socialisti, visto che la loro rabbia si appuntava anche contro i possedimenti religiosi, le terre, i domini e le prebende. Il dogma divenne improvvisamente la nobiltà, il possesso e la proprietà. Solo più tardi la chiesa si sarebbe svegliata, perchè rischiava che un'estensione generalizzata dei diritti verso i più poveri, la loro alfabetizzazione, il riconoscimento della centralità del soggetto come portatore di interessi intaccasse il monopolio della carità : se un uomo è tale non c'è bisogno della Chiesa che si pone come mediatrice tra i suoi bisogni e il potere.
Nella storia passata la Chiesa si è trovata sempre un passo indietro, ad inseguire il gregge che dovrebbe guidare. E mentre il gregge cresceva e prendeva coscienza di sè le gerarchie vaticane perdevano pezzi progressivi di potere.
Negli anni settanta si sono battuti contro il divorzio e l'aborto, oggi contro il testamento biologico e l'eutanasia. La chiave di tutto è sempre la coscienza delle persone, il controllo dei gangli vitali delle persone (il battesimo, il matrimonio, l'estrema unzione), ultimo ridotto in cui la Chiesa può vantare un po' di potere, e non solo morale. Se le persone si liberano addio 8 per mille, addio donazioni, addio tutto. E allora la parola d'ordine diventa "difesa della vita". Dopo secoli di massacri di donne ed eretici, dopo le croci fatte sfilare in marcia verso la Terra Santa, dopo la benedizione degli eserciti pronti ai peggiori massacri, questa "difesa" suona francamente ridicola, opportunista e penosa.
A monte non c'è l'incapacità di capire che la responsabilità degli atti risiede nella persona. A questo, se ci si mettono a pensare, ci arrivano anche i Vescovi più oscurantisti. A monte c'è la difesa di sè. Se a questo aggiungiamo l'amplificazione che alle parole papali da normalmente la politica, si capisce come questo non sarà mai un paese normale.
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