lunedì 27 luglio 2009

Ortona Centro Oli

Hanno deciso che della crescita economica ci lasceranno solo la merda...

martedì 21 luglio 2009

Quello che non sapevo

Obama loda il “grande” leader italiano per la sua integrità - ma non è Berlusconi

[The Times]
Molti italiani si rallegreranno delle parole pronunciate dal Presidente Obama che, arrivato in Italia ieri per il suo primo G8, ha elogiato il “grande leader” della nazione. Questa figura autorevole gode dell’“ammirazione del popolo italiano”, non solo per l’esperienza al servizio dello Stato, ma per “la sua integrità e la sua cortesia”.
“Voglio solo confermare che tutto quello che ho sentito su di lui è vero. È uno straordinario gentiluomo, un grande leader di questo Paese”, ha aggiunto Obama. Stava parlando del Presidente Napolitano, Capo dello Stato, non di Berlusconi.
La Casa Bianca ha tentato di smentire le voci secondo cui i complimenti , non estesi a Berlusconi, sottintendessero una velata critica al Presidente del Consiglio e ai suoi scandali. Quando è stato chiesto a un portavoce della Casa Bianca se le lodi di Obama alle qualità di Napolitano implicassero un’allusione alla mancanza delle stesse in Berlusconi, ha risposto: “Non leggerei troppo tra le righe. A volte intendiamo esattamente ciò che diciamo”.
Ma gli italiani potrebbero trarne una conclusione diversa. Altre fotografie scattate nella villa sarda di Berlusconi sono in vendita, tra cui quella di due donne che si baciano di fronte al premier. Forse il “bacio saffico” era uno “scherzo” messo in piedi dalle due donne per imbarazzare il Presidente del Consiglio, suggerisce Libero, quotidiano di destra, in un’intervista al fotografo.
Forse. Ad ogni modo, Berlusconi sperava che non venissero alla luce nuove foto all’apertura dei lavori del vertice, che non fossero annunciate altre inchieste sui festini in Sardegna e Roma e, infine, che non ci fossero più donne pronte a raccontare delle presunte notti di passione passate con il Presidente.
Nonostante le premesse, il primo giorno è andato bene. Malgrado i dolori per l’artrite al collo che lo affliggono dallo scoppio degli scandali ad aprile sulla sua vita privata, Berlusconi ha elargito sorrisi salutando i partner del G8 come se le rivelazioni che hanno spinto la moglie a chiedere il divorzio non ci fossero state. I leader hanno fatto altrettanto: Obama lo ha baciato sulle guance, Angela Merkel gli ha preso la mano e Gordon Brow lo ha abbracciato. La mattina, prima dell’inizio del vertice, Berlusconi ha accompagnato la Merkel in una visita a Onna, uno dei paesi dell’Abruzzo colpiti dal terremoto di aprile e che la Germania si è impegnata a ricostruire come risarcimento per il massacro nazista di 17 cittadini nel 1944.
Alla conclusione dei lavori del primo giorno sul futuro dell’economia mondiale e sul cambiamento climatico, Berlusconi ha accompagnato Obama e Medveded in una visita analoga alle rovine de L’Aquila, in linea con lo “spirito sobrio” del vertice. Berlusconi ha regalato ai leader del G8 un parka nero di Belstaff, che produce soprabiti per le star, con versione chic per le mogli dei leader.
“Saranno gli italiani a decidere se Berlusconi sia o meno un leader legittimo” ha affermato Franco Frattini, Ministro degli Esteri, rispondendo a quelli che definisce attacchi infondati dei media stranieri. Berlusconi continua spavaldo: “Ciò che conta è la realtà, non le calunnie” ha dichiarato, condannando aspramente le voci su una presunta espulsione dell’Italia dal G8 che sarebbe poi rimpiazzata dalla Spagna.
Ancora ci si interroga se il vertice debba essere considerato un successo. Il Corriere della Sera ha dichiarato che il Governo ha compiuto “uno sforzo immane” per trasferire all’ultimo minuto quest’evento, che originariamente doveva ternersi in Sardegna. Ma, continua il quotidiano, il comportamento di Berlusconi verso le donne e i conseguenti attacchi alla sua persona sono stati una “delegittimazione” che ha danneggiato l’immagine dell’Italia e i problemi di Berlusconi sono ben lungi dall’essere risolti.


[articolo tratto dal sito Italia dall'estero; originale a questo link]

venerdì 17 luglio 2009

Poi vennero per me... e non c'era più nessuno a difendermi

Hanno dovuto massacrare un ragazzo normale, tranquillo, ordinario, in una notte ferrarese come tante altre. Hanno dovuto sparare alla testa ad un tifoso della Lazio, che tutti chiamano orrendamente con il nome di borgata. Hanno dovuto commettere l'ennesima ingiustizia, calpestare di nuovo i diritti fondamentali delle persone. E adesso la società civile piange lacrime di coccodrillo.

Questa storia di orrori e successive ingiustizie si ripete da anni. Ma quando i protaggonisti erano i "comunisti" o gli "stranieri" la stampa, l'opinione pubblica, la società civile non battevano ciglio. Che differenza c'è tra Gabriele Sandri e Carlo Giuliani? Carlo è stato ucciso con un colpo diretto alla testa, da pochi metri: il carabiniere ha puntato, mirato e sparato. Ma Carlo era un comunista, un "rivoltoso", un "black bloc", qualcuno ha detto che era un ragazzo difficile. Carlo è stato prima ricoperto di etichette, hanno fatto in modo che questo giustificasse il colpo di Placanica, e poi è stato ucciso due volte sulla stampa. In pochi sanno com'è andato il processo, ma i 6 anni dati a Spaccarotella sono un'infinità di fronte al nulla della condanna/non-condanna di Placanica. Qualcuno dirà: ma quel ragazzo aveva un estintore in mano. Come dimenticarlo. Ma questo ne fa un condannato a morte? E poi: Sandri non era nemmeno lui un agnellino, aveva appena caricato un gruppo di tifosi assieme agli amici. Anche questo non ne faceva un condannato a morte.
La sola differenza, evidente, tra Carlo e Gabriele è una sola: Gabriele era un ragazzo pulito, di destra, di buona famiglia, "musicista", non un "comunista di merda", un "rifiuto della società".

Tutti ricorderete da che parte stava la destra quando uccisero Carlo. Era dalla parte della Polizia, dalla parte di chi massacrava a Bolzaneto e alla Diaz. Dalla parte di chi costruiva prove false per incriminare ragazzi innocenti. Dov'è la destra quando i poliziotti rinchiudono gli immigrati nei CPT? quando privano le persone della propria libertà in assenza di qualunque reato? dov'è quando per questi reati i processi non vengono neppure iniziati? o vengono rallentati? o prescritti per decorrenza? Dove?

Adesso piangiamo altri morti e ne piangeremo ancora e ancora. Ne piangeremo finché non la smetteremo di ragionare per categoria. Finchè non riabiliteremo l'articolo che recita che "la responsabilità penale è personale": in Italia non funziona così. In Italia si può massacrare il "negro", il "comunista", ma anche il "drogato", l'"emarginato", il "barbone". Si possono massacrare le categorie che non riescono a trovare avvocati liberi e coscienti tra le colonne dei giornali e tra le fila dei partiti di governo, a destra come a sinistra.
Non si possono invece massacrare "i tifosi", "i bravi ragazzi", i "militanti di destra", le persone normali, quelle no! quelle non si toccano! Se succede si alza un coro di indignazione e lamento, anche se il morto ammazzato andava allo stadio con un coltello in tasca e le catene nel porta bagagli. Anzi: in questo paese delle categorie a questi "bravi ragazzi" si offrono anche le piazze.

Abbiamo lasciato che si massacrassero gli altri, i diversi, senza batter ciglio, senza lamenti, anzi, abbiamo fatto levate di scudi a difesa delle forze di polizia, e adesso... non c'è più nessuno a difenderci.