giovedì 7 maggio 2009

Burocrazie assassine

Un fenomeno tipico dei totalitarismi è ammantare di legalità gli atti illegali. A 120 anni dalla rivoluzione francese l'occidente sembra imbrigliato nelle maglie della giustificazione burocratica degli atti più infami.
Prima, in occidente, era sufficiente l'autorità del Re: quando nel 1162 Federico Barbarossa decise che si era annoiato della resistenza dei comuni lombardi non ebbe bisogno di nessuna scusa, chiamò i lodigiani, li radunò intorno a Milano e la smontò mattone per mattone, tegola per tegola, pietra per pietra. Non ne rimase nulla. Non c'era stato bisogno di leggi e leggiucole per convincere i lodigiani, visto che nel 1110 i milanesi avevano fatto altrettanto (oggi non si sa nemmeno dove fossero le mura antiche) e costretto i lodigiani, in perpetuo, a ricostruire la città altrove.
Dopo la rivoluzione non è stata più la stessa cosa. Ogni atto di imperio, anche il più tremendo, ha dovuto trovare giustificazione. Prima occorre convincere l'opinione pubblica, formalmente detentrice del potere, che gli atti che si stanno per compiere sono legittimi. Hitler martellò i mezzi di comunicazione con le peggiori nefandezze sugli ebrei, prima di iniziare la persecuzione vera e propria. E un capitolo a parte andrebbe scritto sull'eterno dubbio se la manipolazione crei "la pancia della gente" o se ne sia la conseguenza.
Successivamente si passa alla burocrazia. Per anni, quando già i camini fumavano in tutta l'Europa orientale, il regime nazista continuò a far figurare operazioni di sanità pubblica, campi di lavoro, interventi per la sicurezza nazionale al posto di confessare che si stava lavorando alacremente al massacro. Per certi versi la spersonalizzazione burocratica delle pratiche di morte serviva a rincuorare notevolmente i soldati semplici del massacro, perchè un conto è svegliarsi al mattino e dirsi che si va "ad uccidere esseri umani", un conto invece è rassicurarsi dicendo "vado a fare un lavoro di pubblica sanità" (come un semplice infermiere).

Ma la cosa notevolmente più interessante è che nemmeno la più idiota delle ideologie, in assoluto il punto più basso raggiunto dall'essere umano, abbia avuto il coraggio di scalfire formalmente la patina normativa derivante dal Codice Civile. L'habeas corpus continuava formalmente a valere, come, in Italia, continuava a valere lo Staturo.

E' sostanzialmente inutile, quindi, cercare di leggere nelle carte il punto esatto in cui si una democrazia si trasforma in dittatura. La sua appartenenza al consesso delle nazioni civili gli impedisce di metterlo nero su bianco. Si può solo, velatamente, aggrapparsi alla "forza maggiore" per far passare una serie di leggine, appoggiate le une alle altre fino a raggiungere il grado della persecuzione.

Già qualche anno fa, a Milano, uscì una legge che imponeva che i Call Center, quelli per chiamare all'estero, dovessero avere le cabine di un metro per un metro di larghezza, servizi igienici di un certo tipo e rispettare alcune normative particolari. Formalmente niente di male. Se non che gli unici che gestiscono Call Center sono stranieri e che le norme imposte sono assurde, perchè mettono fuori legge il 99% degli esercizi (per chiarezza, la cabina telefonica Telecom misura 70cm x 70 cm). Questa è, chiaramente, una legge raziale.
Qualche giorno fa è uscita la legge anti Kebab. E visto che a Milano gli unici esercizi all'aria aperta sono rimasti quelli degli stranieri... la legge è evidentemente raziale (sarebbe come se in America facessero una legge che impedisce di fare il soffritto con la cipolla; formalmente sarebbe una legge contro il cattivo odore: in realtà sarebbe una legge contro gli Italiani, perchè sono loro a fare il sugo, non i francesi).

Poi si fa il pacchetto sicurezza, e si impongono normative agli immigrati che non li discriminano direttamente, ma che, concretamente, eliminano del tutto il diritto di asilo e gli rendono la vita impossibile. Addirittura li riimpatriano verso paesi dove non si rispettano i diritti umani.
Si tratta ovviamente di una legge raziale, anzi multiraziale, perchè si applica a tutti tranne che agli italiani.
Oggi pomeriggio è arrivata anche l'intelligente trovata del deputato leghista che vuole carrozze in metro solo per i milanesi. Tra un po' arriverà anche quella di fare carrozze piombate per il rimpatrio degli immigrati.

Ovviamente la domanda successiva è: davvero possiamo aspettare che scrivano una norma dove si dice "L'Italia è diventata una dittatura"? Secondo me non la scriveranno mai, ma fa lo stesso.

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