venerdì 17 luglio 2009

Poi vennero per me... e non c'era più nessuno a difendermi

Hanno dovuto massacrare un ragazzo normale, tranquillo, ordinario, in una notte ferrarese come tante altre. Hanno dovuto sparare alla testa ad un tifoso della Lazio, che tutti chiamano orrendamente con il nome di borgata. Hanno dovuto commettere l'ennesima ingiustizia, calpestare di nuovo i diritti fondamentali delle persone. E adesso la società civile piange lacrime di coccodrillo.

Questa storia di orrori e successive ingiustizie si ripete da anni. Ma quando i protaggonisti erano i "comunisti" o gli "stranieri" la stampa, l'opinione pubblica, la società civile non battevano ciglio. Che differenza c'è tra Gabriele Sandri e Carlo Giuliani? Carlo è stato ucciso con un colpo diretto alla testa, da pochi metri: il carabiniere ha puntato, mirato e sparato. Ma Carlo era un comunista, un "rivoltoso", un "black bloc", qualcuno ha detto che era un ragazzo difficile. Carlo è stato prima ricoperto di etichette, hanno fatto in modo che questo giustificasse il colpo di Placanica, e poi è stato ucciso due volte sulla stampa. In pochi sanno com'è andato il processo, ma i 6 anni dati a Spaccarotella sono un'infinità di fronte al nulla della condanna/non-condanna di Placanica. Qualcuno dirà: ma quel ragazzo aveva un estintore in mano. Come dimenticarlo. Ma questo ne fa un condannato a morte? E poi: Sandri non era nemmeno lui un agnellino, aveva appena caricato un gruppo di tifosi assieme agli amici. Anche questo non ne faceva un condannato a morte.
La sola differenza, evidente, tra Carlo e Gabriele è una sola: Gabriele era un ragazzo pulito, di destra, di buona famiglia, "musicista", non un "comunista di merda", un "rifiuto della società".

Tutti ricorderete da che parte stava la destra quando uccisero Carlo. Era dalla parte della Polizia, dalla parte di chi massacrava a Bolzaneto e alla Diaz. Dalla parte di chi costruiva prove false per incriminare ragazzi innocenti. Dov'è la destra quando i poliziotti rinchiudono gli immigrati nei CPT? quando privano le persone della propria libertà in assenza di qualunque reato? dov'è quando per questi reati i processi non vengono neppure iniziati? o vengono rallentati? o prescritti per decorrenza? Dove?

Adesso piangiamo altri morti e ne piangeremo ancora e ancora. Ne piangeremo finché non la smetteremo di ragionare per categoria. Finchè non riabiliteremo l'articolo che recita che "la responsabilità penale è personale": in Italia non funziona così. In Italia si può massacrare il "negro", il "comunista", ma anche il "drogato", l'"emarginato", il "barbone". Si possono massacrare le categorie che non riescono a trovare avvocati liberi e coscienti tra le colonne dei giornali e tra le fila dei partiti di governo, a destra come a sinistra.
Non si possono invece massacrare "i tifosi", "i bravi ragazzi", i "militanti di destra", le persone normali, quelle no! quelle non si toccano! Se succede si alza un coro di indignazione e lamento, anche se il morto ammazzato andava allo stadio con un coltello in tasca e le catene nel porta bagagli. Anzi: in questo paese delle categorie a questi "bravi ragazzi" si offrono anche le piazze.

Abbiamo lasciato che si massacrassero gli altri, i diversi, senza batter ciglio, senza lamenti, anzi, abbiamo fatto levate di scudi a difesa delle forze di polizia, e adesso... non c'è più nessuno a difenderci.

Nessun commento: